Sardegna

"La musica cambia", Stefania Graziani e la libertà di creare

La pianista ha trascorso il lockdown in Sardegna

Redazione Ansa

DI MARIA GRAZIA MARILOTTI

Da interprete dello strumento a tastiera a compositrice. La nuova vita in musica di Stefania Graziani ha il sapore della libertà. Quella di creare, "giocare" con note e pentagramma con fantasia, talento e rigore.  Tutto è nato da un incontro che ha dato una svolta alla sua vita, quello con il celebre musicista, arrangiatore e compositore Tony Carnevale. Grazie a lui ha scoperto il suo lato più creativo e autorale, un modo diverso di fare musica, meno legato ai canoni accademici e più alla espressione della fantasia, della vitalità interiore.

La pianista torinese che vive e lavora a Roma e ha trascorso il lockdown in Sardegna si è specializzata nella didattica dopo gli studi classici e i corsi di perfezionamento con i maestri Maria Collina e Michele Campanella. "Il primo brano che ho composto è partito proprio così da pochi suoni - spiega - da un'emozione che avevo dentro. Poi su quei suoni ne ho aggiunto altri che mi hanno portato a scrivere note sulla carta, e nel tempo, lavorandoci, hanno preso forma in quella che sarebbe stata la prima composizione". Nasce così a luglio del 2020 "La musica cambia", il suo primo album: 14 brani per piano solo e un pezzo interpretato dalla cantante Daphne Nisi, con titoli evocativi come "A piedi nudi... suggestioni", "Nella pioggia d'inverno" e "Presto farà giorno".

Il regista Enrico Caria ne ha scelti due, allora inediti, per la colonna sonora de "L'uomo che non cambiò la storia" (Globo d'Oro 2017). "La musica è legata al pensiero, è espressione della fantasia dell'essere umano che si rivolge alla fantasia di altri esseri umani, è un linguaggio che appartiene a tutti e che tutti quindi possono sviluppare. Tutti possono inventare musica. E' questo che ho compreso seguendo i laboratori di Tony" sottolinea Graziani.

La pianista e neo-compositrice ha fatto dell' Isola la sua patria d'elezione: "Ho avuto la fortuna di trascorrere il lockdown in Sardegna e da quel momento non sono più andata via: il rapporto con la natura qui è fortissimo; alzare lo sguardo e trovare il mare ovunque, sentirne il profumo nell'aria. E poi il silenzio che avvolge tutto e porta in modo naturale a prendere contatto con la dimensione più profonda di te". E in Sardegna prenderà il via il suo nuovo progetto con l'associazione Anora "per proporre, attraverso concerti, seminari e incontri, una diversa idea della musica e una nuova idea di formazione". Dove l'arte diventa sinonimo di libertà.
   

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