(ANSA) - NUORO, 17 MAR - E' stata rinviata a giudizio dal Gup
di Lanusei la dottoressa di Tertenia (in Ogliastra) Alba
Veronica Puddu, indagata per omicidio volontario, circonvenzione
di incapace e truffa, per aver curato dei pazienti affetti da
tumore con metodi alternativi, quali gli ultrasuoni. Cure che
non avrebbero prodotto alcun effetto sui pazienti ma anzi in
alcuni casi ne avrebbero provocato la morte.
Dovrà comparire davanti alla Corte D'Assise di Cagliari il 26
aprile.
Il Gup del tribunale di Lanusei Mariano Arca oggi ha accolto la
richiesta formulata dal Pm Gualtiero Battisti. Accuse che sono
state sempre respinte dalla professionista e dai suoi difensori,
Michele Zuddas e Nicola Andrea Oggiano che hanno fatto leva
sulla mancanza del nesso di causalità tra i decessi e le cure
del medico.
Tre le vittime accertate all'inizio dell'inchiesta, ma
l'accusa di omicidio volontario era rimasta in piedi solo per
uno dei tre decessi: negli altri due casi , secondo il
consulente del Pm, non ci sarebbe stato nessun nesso.
L'indagine era partita dopo un'inchiesta de "Le Iene" trasmessa
il 19 novembre 2017 su Italia 1, in cui venivano segnalati casi
di malati oncologici che avevano abbandonato le terapie
tradizionali per quelle proposte da Alba Veronica Puddu, come
ultrasuoni, radiofrequenze e rivitalizzazione del sangue,
tipologie di trattamenti il cui ambito tipico di applicazione
sarebbe quello della medicina diagnostica o estetica.
Nel 2018 la Procura di Lanusei aveva sequestrato nello studio
della professionista a Tertenia parte della sua strumentazione
medica, tra cui ecografi e apparecchiature ad ultrasuoni. Nel
maggio 2018 il Gip Francesco Alterio aveva interdetto la donna
dall'esercizio della professione medica. Ma prima ancora era
stata sottoposta al procedimento disciplinare da parte
dell'ordine dei medici di Nuoro. (ANSA).
Curava tumori con ultrasuoni, dottoressa a processo
Lanusei, andrà in Assise con l'accusa di omicidio volontario