Sardegna e Molise passano in arancione da lunedì 22 marzo. Lo prevede l'ordinanza che il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in serata e che entrerà in vigore da lunedì 22 marzo.
Dalla bozza dell'Iss emerge che nella settimana dall'8 al 14 marzo l'Isola ha un Rt maggiore di 1 (1.08) e una classificazione del rischio complessivo che passa da basso e moderato; la Sardegna resta sotto la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti in una settimana (43), ma con una variazione del numero dei contagi in aumento del 32.5%. Sotto soglia la pressione negli ospedali (14% di posti letto Covid in terapia intensiva e 11% in aerea medica).
Intanto nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale sono stati rilevati 134 nuovi contagi, tra i dati più alti dal cambio di colore, con un tasso di positività al 3% per effetto dell'incremento complessivo di 4.166 tamponi rispetto al dato precedente.
L'unità di crisi regionale registra anche due nuovi decessi (1.203 in tutto). Sono invece 176 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+6), mentre sono 25 (-3) quelli in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.666. I guariti sono complessivamente 28.724 (+78), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell'Isola sono attualmente 185.
Sul territorio, dei 42.979 casi positivi complessivamente accertati, 10.571 (+33) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.822 (+15) nel Sud Sardegna, 3.540 (+4) a Oristano, 8.473 (+37) a Nuoro, 13.573 (+45) a Sassari.
ASSESSORE NIEDDU, SI RIVEDANO PARAMETRI - "Chiediamo una revisione dei criteri, quindi del sistema complessivo, che determinano i passaggi da una zona all'altra e che non sono adeguati alla gestione delle realtà locali". Così all'ANSA l'assessore della Sanità, Mario Nieddu, a proposito del ritorno dell'isola in zona arancione dopo tre settimane. "Non è pensabile - spiega Nieddu - che si cambi fascia per un aumento del rischio da basso a moderato". Oltretutto, "i dati della settimana corrente sono in miglioramento rispetto a quelli considerati". L'assessore conferma che sulla retrocessione da bianco ad arancione "hanno inciso l'aumento del numero e della dimensione dei focolai, e il fatto che anche in Sardegna hanno fatto il loro ingresso le varianti che hanno aumentato l'indice di contagiosità". Resta il fatto, conclude l'esponente della Giunta Solinas, che "la maggior parte dei nostri parametri restano da zona bianca, abbiamo meno di 50 contagi per centomila abitanti, e la percentuale di occupazione delle terapie intensive e non intensive è bassissima".
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