Diecimila imprese e venticinquemila addetti quasi fermi da un anno per colpa del Covid: meno matrimoni a causa della pandemia. E quelli che si celebrano si festeggiano tra pochi intimi.
"Un settore - spiega all'ANSA Nicola Murru, direttore di Confesercenti - che ha ridotto drasticamente la sua attività: dall'atelier di moda al parrucchiere, passando per i ristoranti e i wedding planner. E gli operatori chiedono programmazione e date certe per la ripartenza". Ristori? "Qualcosa si muove - spiega Murru - vero che le domande sono migliaia, ma la macchina è lenta. E tante persone non sanno più come fare". Gli operatori del wedding erano già scesi in piazza per protestare. Ma il presidio di oggi di fronte alla Regione è una nuova richiesta di attenzione. "È andremo avanti - promettono gli addetti - il 26 aprile saremo a Roma per una manifestazione unitaria nazionale".