Sardegna

Tirrenia: appello compagnia a Giorgetti per evitare la crisi

Oggi in tribunale a Milano attesa decisione sul fallimento

Redazione Ansa

A poche ore dal baratro, con lo spettro del fallimento del quale si decide oggi in Tribunale a Milano, Tirrenia lancia un appello al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti affinché si arrivi ad un'intesa in extremis. Un accordo che, secondo quanto si legge in una nota della compagnia, "è pronto per la firma". "Senza l'accordo di ristrutturazione di CIN, Tirrenia in amministrazione straordinaria, come sancito dall'Attestatore, primario professionista terzo ed indipendente, recupererebbe forse fra il 10% ed il 19% del proprio credito di 180 milioni di euro, quindi una cifra fra 18 e 34 milioni di euro, ma non subito fra diversi anni e senza alcuna garanzia - è scritto nella nota - La nostra offerta, accettata dai Commissari di Tirrenia in A.S. e supportata dall'intervento del Gruppo Europa Investimenti, primario investitore italiano, con un investimento di 63 milioni di euro, prevede il pagamento di 23 milioni di euro subito, di 20 milioni di euro nel corso del piano e di altri 101 milioni di euro entro il 2025, garantiti da ipoteche sulle navi, per un totale pari all'80% del credito ovvero 144 milioni di euro".
    "A quanto ci scrivono i Commissari, il Ministro del Mise, Giancarlo Giorgetti, avrebbe autorizzato l'accordo subordinatamente al rispetto di talune condizioni, alcune delle quali risultano ostative al rilascio dell'attestazione oltre che alla firma finale dell'accordo stesso perché evidenziano profili di palese illegalità esponendo Tirrenia in AS, CIN e l'investitore a rischio di commettere reati di bancarotta - prosegue la nota - Non possiamo credere che, dopo aver raggiunto un accordo su un rimborso pari all'80% del credito con garanzie reali sulle navi, ampiamente capienti, il Mise abbia posto condizioni di questa gravità che non renderebbero possibile l'omologa del piano di risanamento da parte del Tribunale di Milano. Siamo certi della buona fede del Mise e confidiamo in un suo immediato intervento risolutore considerato che in gioco c'è il futuro di seimila famiglie ed anche il credito di Tirrenia in AS".
   

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