"Omaggio alla marginalità", il progetto artistico di Gabriele Sanna, fa tappa alla Casa Fraterna Solidarietà, centro di volontariato che quotidianamente si dedica a bisogni di prima necessità di migliaia di persone che vivono nell'indigenza da tempo o improvvisamente catapultate nella miseria dalla crisi pandemica. A loro è rivolto lo sguardo dell'artista sassarese, che ha trasformato in opera d'arte la pensilina che tutela la privacy e la dignità di chi ogni giorno si mette in fila per chiedere aiuto.
"L'arte è denuncia sociale, è opportunità di guardarsi dentro e affrontare le paure di tutti, è strumento per condividere messaggi - afferma Sanna - l'essere umano non è solo cibo e primarie necessità, è soprattutto bellezza e valore". È ciò che lui esprime attraverso l'incursione fatta alla Casa Fraterna Solidarietà col contributo di "Sardi Italiani Europei", "La Rosa Rossa" e sostenitori anonimi. "La povertà non va raccontata né esibita, ed è questo quel che Gabriele sta regalando a chi ha difficoltà a mostrare il proprio volto", sottolinea Aldo Meloni, presidente della Casa Fraterna Solidarietà. "Noi ogni giorno proviamo a fare la nostra parte distribuendo i sacchetti con generi alimentari di prima necessità, aiutando a pagare le bollette o offrendo un contributo per l'acquisto di bombole del gas - aggiunge - la pandemia ha limitato il nostro lavoro quotidiano, ma stiamo riuscendo a garantire l'assistenza medica gratuita per gli impianti di protesi dentarie mobili". La prossima tappa di "Omaggio alla marginalità" è fissata per venerdì 21 maggio, alle 18, nello spazio espositivo delle Messaggerie sarde di piazza Castello.