(ANSA) - ALGHERO, 21 MAG - Il cappellano del carcere di
Alghero, don Mario Chessa, già parroco della frazione di Santa
Maria La Palma, è agli arresti domiciliari con l'accusa di aver
introdotto un telefono rintracciato la scorsa estate nella
disponibilità di un detenuto, a carico del quale è stata
disposta la misura cautelare dell'arresto in carcere.
Le indagini della polizia penitenziaria in servizio ad
Alghero, coordinate dal sostituto procuratore di Sassari Laura
Senatore e supportate dal nucleo investigativo regionale della
polizia penitenziaria, hanno permesso di appurare che era
proprio don Chessa il canale attraverso cui il cellulare e altri
oggetti non consentiti erano venivano introdotti nel carcere di
via Vittorio Emanuele in cambio di quelle che le fonti
investigative definiscono "interessenze di varia natura" con i
detenuti.
Sull'inchiesta tuttora in corso e sull'intera attività
investigativa svolta con prudenza e cautela per la delicatezza e
la complessità del contesto operativo, vige il massimo riserbo.
Alle indagini hanno garantito massima collaborazione tanto la
direzione della casa circondariale quanto il vescovo di Alghero,
monsignor Mauro Maria Morfino. (ANSA).
Portò cellulare a detenuto,cappellano Alghero ai domiciliari
Don Chessa accusato di aver introdotto in carcere altri oggetti