Sardegna

Canto a tenore in rete Unesco, in campo l'Ateneo di Cagliari

Progetto del 2020 nell'ambito del Programma Erasmus+

Redazione Ansa

Creare una rete tra istituzioni che studiano e contribuiscono alla valorizzazione e salvaguardia dei Patrimoni Culturali Immateriali (Intangible Cultural Heritage) riconosciuti dall'Unesco: è l'obiettivo principale del progetto europeo Erasmus+ "Network of UNESCO Cultural Spaces" di cui l'Università degli Studi di Cagliari è partner. Si tratta di un'ambiziosa iniziativa internazionale che mette in rete i Paesi aderenti, a partire dalla Lettonia, capofila del progetto con l'Ethnic Culture Center Suiti Foundation e a seguire con diverse istituzioni di Estonia, Macedonia del Nord, Georgia, Croazia e Portogallo.

L'Ateneo cagliaritano è stato invitato a prendere parte al progetto in ragione della presenza in Sardegna del Canto a Tenore, peculiare genere di canto a più voci maschili profondamente radicato nella parte centrale dell'isola, riconosciuto come Capolavoro Immateriale dell'Umanità nel 2005 e inscritto nelle Liste rappresentative dei Patrimoni Culturali Immateriali nel 2008.

L'Università del capoluogo sardo è infatti da tempo impegnata, spesso in collaborazione con le associazioni dei cantori e con l'Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE), nella realizzazione di iniziative volte allo studio delle peculiarità musicali e culturali del canto a tenore, oltre che in progetti di valorizzazione e salvaguardia. Referenti per il progetto i docenti di etnomusicologia Ignazio Macchiarella e Marco Lutzu.

"Questo progetto rappresenta una chiara dimostrazione di quanto la partecipazione a questi partenariati internazionali sia importante non solo per la crescita dell'ateneo - commenta Alessandra Carucci, Prorettore delegato per l'Internazionalizzazione - ma anche per la valorizzazione e la promozione del territorio sardo e dei suoi beni culturali. Si tratta di uno dei 6 progetti approvati nel 2020 nell'ambito del Programma Erasmus+, che ormai non riguarda soltanto la mobilità degli studenti, ma offre sempre di più nuove opportunità di collaborazioni internazionali per i nostri docenti". Il primo incontro in presenza è previsto a novembre in Macedonia, mentre la Sardegna è stata scelta per ospitare il meeting conclusivo del progetto nell'estate del 2023.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it