Sardegna

Cinque lauree in sei mesi, 'ragazzi, non ponetevi limiti"

Cannas, 25 anni, portato avanti più corsi universitari insieme

Samuele Cannas

Redazione Ansa

di Cecilia Ferrara

"Non volevo fissare un record ma raggiungere un obiettivo: padroneggiare la robotica nell'ambito della chirurgia, le lauree sono semplicemente un mezzo per raggiungere questo fine", spiega così all'ANSA il senso del suo progetto Samuele Cannas, 25 anni di Cagliari, che ieri ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia all'Università di Pisa. E fin qui non sarebbe un evento particolare, ma il dottor Cannas di qui a dicembre conseguirà ben altre 4 lauree: in biotecnologie a settembre, in ingegneria biomedica a ottobre, in biotecnologie molecolari sempre a ottobre e la licenza magistrale in scienze mediche a dicembre. A quel punto sarà il primo italiano ad aver ottenuto 6 lauree a 25 anni, considerando anche quella in pianoforte presa nel 2017 al Conservatorio di Cagliari. Per fare questo ha superato tra i 150 e i 160 esami in 5 anni, "Non mi ricordo esattamente il numero", confessa.
    "Ho iniziato il mio percorso con la medicina e ho notato che alcune competenze non erano presenti come quelle matematiche, che sono fondamentali per traslare la robotica nel campo chirurgico. Quindi quasi per gioco, assieme al mio amico Giulio De Angeli, ho iniziato a dare degli esami extracurriculari per approfondire queste competenze". Cannas ha quindi portato avanti parallelamente più corsi universitari con l'aiuto della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. "Poi un esame tira l'altro e sono arrivato a finire tutti gli esami di tutti e cinque i corsi di laurea. E' stato un percorso favoloso, invito tutti a pensare all'approccio multidisciplinare che sarà il futuro della scienza".
    L'obiettivo di Samuele Cannas è portare in modo strutturale l'uso della robotica nella chirurgia del tratto addominale, nel dettaglio pancreas e fegato, ma lui non pensa di aver compiuto un'impresa eccezionale: "Penso che gli unici limiti siano quelli che ci diamo noi stessi - spiega -. Ciascuno deve avere chiaro il proprio obiettivo e trovare il modo migliore per realizzarlo.
    Non mi sento una persona speciale: avevo un progetto, che era usare la robotica in chirurgia, mi sono chiesto 'qual è il percorso migliore per portarlo a termine?' e ho scoperto che nel mio caso era conseguire questi titoli. Non è importante il numero di lauree, l'importante è l'obiettivo. Questo è il messaggio che vorrei dare agli altri studenti - conclude -: non ponetevi limiti, seguite i vostri sogni e non arrendetevi".
    (ANSA).
   

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