Un colpo di forbici, un gesto che questa volta non 'taglia' una vicenda, non spezza una storia, ma unisce la realtà alla fantasia, lega la vera storia di una donna alla ricerca della sua affermazione nella vita, in un paese minuscolo dell'Oristanese, a quella di un giovane del futuro che nella memoria e nel ricordo trova la forza per lottare contro l'efficienza di un sistema che ha appiattito anche le coscienze.
Sono due parrucchieri, una reale e uno di fantasia, i protagonisti di 'La memoria delle forbici', il nuovo romanzo edito da Condaghes di Daniele Mocci, scrittore e sceneggiatore di San Gavino Monreale che recentemente ha anche pubblicato con Mondadori il libro per ragazzi "Coda di Castoro". Questa volta l'autore ha voluto mischiare finzione e fantasia per raccontare la Sardegna e, in particolare, Terralba nel 1970, e l'Italia, Oristano nel 2021. "Rosalba Perra (Rosy), la protagonista della linea narrativa biografica, è una parrucchiera di Terralba molto conosciuta che proprio questa estate festeggia il cinquantesimo anniversario dell'apertura del suo salone. Il libro nasce dall'esigenza del figlio di Rosy, Simone Pau, anch'egli parrucchiere di talento, di far conoscere la storia di sua madre - spiega Daniele Mocci -. Un viaggio lungo cinquant'anni fatto di sogni e successi, intervallati da grandi difficoltà, sia sul piano umano che su quello professionale. Ma anche di vicende spesso legate alla storia di Terralba dal 1970 a oggi".
La linea narrativa distopica è ambientata nel 2120 a Oristano (Thar), in una società dominata da una burocrazia ipertrofica e paralizzante. "Qui seguiamo le vicende di Teo - spiega Mocci - un giovane parrucchiere senza passato e senza futuro che si ritroverà a fare i conti con la forza rivoluzionaria della memoria. Come in ogni distopia, anche qui si fa una lettura della realtà e la si estremizza, lasciando intravvedere quali potrebbero essere le nefaste conseguenze delle storture e degli errori del nostro presente".
Il libro sarà presentato per la prima volta domani, domenica 18 luglio, a Samassi in piazza Mercato, alle 22,30 durante la rassegna Cinema Made in Sardegna.