(ANSA) - PULA, 26 LUG - "Lolita, luce della mia vita, fuoco
dei miei lombi. Mio peccato, anima mia": inizia con
un'appassionata dichiarazione d'amore "Lolita - Reading & Music"
andato in scena a Nora per La Notte dei Poeti del Cedac.
La dodicenne Dolores, rievocata sulla scena dalla cantautrice
Violetta Zironi, appare al quarantenne insegnante di letteratura
come una reincarnazione di un'antica fidanzata prematuramente
scomparsa. Il ricordo di quella breve liaison di un'estate
accende i sensi e la fantasia del protagonista, facendolo
innamorare della "sua" Lolita: comincia così un viaggio senza
speranza verso un'impossibile "redenzione".
Nei panni, scomodi, di un uomo maturo invaghito di una
ragazzina, Paolo Calabresi rivela: "L'attore gioca sempre.
Diffido degli attori che affermano di essere diventati il
personaggio, in realtà l'attore è perfettamente cosciente di
questo splendido gioco che è il teatro". Il capolavoro di
Nabokov affronta un tema scabroso, e purtroppo sempre attuale:
"Lolita è un romanzo straordinariamente elegante e pieno di
sottotesti, di cose che vanno oltre la storia raccontata, che
parla in fondo della disperazione di un'intera generazione, di
un'intera fascia di età - sottolinea- questo innamoramento folle
di Humbert Humbert, che comunque non si giustifica, ma riconosce
l'orrore di quello che sta facendo, solo che non può farne a
meno, rispecchia il desiderio di trovare un'identità". Un
debutto a teatro con Giorgio Strehler, poi la televisione da
"trasformista" con Italian Job, alter ego di Nicolas Cage e
inviato de Le iene.
Il futuro? "La quarta serie di "Boris" e il film di Costanza
Quatriglio su Ilaria Capua. Sono felice di tornare in Sardegna,
a cui adesso mi sento ancora più legato - conclude - mio figlio
Arturo fa il calciatore e ha giocato la scorsa stagione con il
Cagliari". (ANSA).
Teatro: Paolo Calabresi legge Lolita a Notte dei Poeti
Nora, le canzoni di Violetta Zironi per il capolavoro di Nabokov