(ANSA) - NUORO, 25 SET - La presidente del Senato Maria
Elisabetta Alberti Casellati ha inviato una lettera al sindaco
di Nuoro Andrea Soddu in occasione delle celebrazioni per i 150
anni dalla nascita del premio Nobel Grazia Deledda. "Invio con
grande piacere il mio saluto in occasione delle celebrazioni in
onore della scrittrice nuorese - scrive Casellati - Impegni
istituzionali non mi consentono di essere lì, ma desidero
esprimere il mio sincero apprezzamento per l'impegno con cui
l'Amministrazione comunale di Nuoro e tutta la cittadinanza si
sono dedicate all'organizzazione dell'evento".
Per la Presidente del Senato "si tratta di un'occasione per
ricordare una delle figure culturali più significative della
letteratura italiana: un'instancabile narratrice della sua terra
e della nostra storia, conosciuta ed amata in tutto il mondo. Il
Nobel per la letteratura per la letteratura conquistato nel 1927
da Grazia Deledda, prima donna italiana insignita di questo
prestigioso riconoscimento - rimarca la seconda carica dello
Stato - rappresenta da sempre un grande simbolo di riscatto,
emancipazione e progresso. Il mio auspicio è che questo momento
di festa, condivisione e riflessione sull'eredità morale e
culturale che Grazia Deledda, possa spingerci con determinazione
verso quel non facile traguardo di civiltà, diritti e dignità
che troppe donne ancora inseguono nel mondo, così come purtroppo
anche nel nostro Paese. Perché quella dell'emancipazione
femminile è una sfida ancora aperta".
"Ringrazio a nome di tutta la città la Presidente del Senato
Maria Elisabetta Alberti Casellati per le splendide e sentite
parole su Grazia Deledda - ha dichiarato il sindaco Andrea
Soddu. La ringrazio perché ha colto perfettamente lo spirito con
cui intendiamo celebrare la nostra illustre concittadina: con lo
studio e la valorizzazione del messaggio che ci ha lasciato in
eredità, primo fra tutti l'emancipazione femminile e l'impegno
per il riconoscimento di diritti che purtroppo ancora le vengono
negati". (ANSA).
150 anni Grazia Deledda: saluto della presidente del Senato
"Una delle figure più significative della letteratura italiana"