"Prendiamoci Olbia". Augusto Navone, candidato sindaco di Olbia da una grande coalizione che va dal M5S a pezzi di Fratelli d'Italia, da Forza Italia ad altri ex esponenti del centrodestra, passando per il Pd e l'intera galassia del centrosinistra olbiese, lo acclama appena sale sul palco di piazza Regina Margherita. Stasera l'elegante salotto nel cuore del centro cittadino ha offerto un colpo d'occhio decisamente incoraggiante alla nomenclatura della coalizione che sogna di scrivere la parola fine sulla parabola politica di Settimo Nizzi, il sindaco in carica, ricandidato dal centrodestra.
Dalla sua sede elettorale alla piazza, Navone è stato scortato da una pattuglia di giovani, il suo ingresso nell'arena sapeva di presentazione prepartita in Nba, tra "cinque alti", abbracci, applausi ritmati, e gli altoparlanti che sparavano a palla "Ma il cielo è sempre più blu", ormai massima espressione dell'ottimismo musical-elettorale del centrosinistra a ogni latitudine. La piazza è più piccola di quella scelta ieri da Nizzi. Così l'impressione è che ci sia tanta gente e molto entusiasmo.
"Il potere pubblico deve essere a disposizione dei cittadini e non contro", urla Navone. "Temere ritorsioni è inaccettabile", insiste tra gli applausi a scena aperta. Ieri Nizzi l'ha snobbato, facendo solo un paio di riferimenti a quelli che chiama "gli altri". Augusto Navone invece lo attacca frontalmente. "Le porte di questa città sono chiuse da troppo tempo per incapacità di questa amministrazione", dichiara.
"Siamo all'avvilimento della democrazia, con la gente non protagonista", continua. Navone ha anche parlato di programmi, progetti, linee, ma sa che qui la partita è una sola: con Nizzi o contro Nizzi. E così incita la folla: "Basta, andiamo a riprenderci la città".