Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) come grande opportunità anche per investire nella riqualificazione dei borghi della Sardegna e nei processi di rigenerazione urbana e territoriale. È il messaggio lanciato dalla Cna alla amministrazione pubblica. Con un appello: "La Regione - incalzano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionali dell'organizzazione - crei una cabina di regia qualificata dotata di competenze di alto profilo per predisporre un programma di interventi finanziabili con le risorse europee".
Secondo il report presentato da Cna Sardegna, il piano stanzia a livello nazionale 191,5 miliardi di euro per la digitalizzazione e innovazione, la transizione ecologica e l'inclusione sociale. Per migliorare l'attrattività dei borghi è previsto un investimento di 1,020 miliardi di euro, 600 milioni per interventi di protezione e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale e 300 milioni per la valorizzare di parchi e e giardini storici: un totale di 1,92 miliardi di euro da ripartire tra i borghi d'Italia. Gli incentivi per l'efficienza energetica, ecobonus e sisma bonus, che potrebbero essere utilizzati anche nella riqualificazione degli edifici presenti nei borghi prevedono - spiega ancora la Cna - investimenti complessivi per 13,8 miliardi di euro.
Anche il finanziamento delle reti ultraveloci e della banda larga interesserà i borghi. E 2,48 miliardi di euro sono previsti per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico, uno dei problemi connessi all'abbandono del presidio del territorio. Altri 6 miliardi, infine, serviranno per interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni.