Un mega manifesto per rappresentare il declino dell'ospedale San Francesco di Nuoro con la scritta "Vergogna. Nuoro piange per avere perso il diritto alla salute" e sotto l'immagine del nosocomio pieno di crepe, attorniato da corvi che volano in alto mentre i politici sardi se la ridono. E' l'ennesima provocazione del sindacato degli infermieri Nursind, affissa sui muri in diverse strade del capoluogo barbaricino e divenuta virale sui social.
"La situazione non cambia nonostante le numerose manifestazioni che stiamo mettendo in atto - spiega Mauro Pintori segretario territoriale del Nursind - Si sapeva che c'erano sanitari pronti per andare in pensione e che i concorsi devono essere banditi per il San Francesco altrimenti i medici se ne vanno. La situazione è gravissima: Chirurgia e Ortopedia hanno riaperto con dei medici in prestito ma garantiscono solo le emergenze, lo stesso dicasi di Neurochirurgia. E la Cardiologia non è in grado di garantire più servizi contemporaneamente con l'Emodinamica senza personale. Abbiamo fatto esposti alla Procura e alle varie istituzioni ma non si è mosso niente - denuncia ancora Pintori - Due giorni fa abbiamo proclamato lo stato di agitazione che sfocerà molto probabilmente in uno sciopero generale. Se non ci ascoltano - annuncia il sindacalista - chiederemo le dimissioni di tutti i sindaci del Nuorese, affinché intervenga il Governo a commissariare la sanità, visto che chi ci governa non è capace di farlo".
Si muovono anche gli imprenditori con il gioielliere nuorese Fabio Rosas che ha scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi con allegate le 10mila firme raccolte dalla petizione a sostegno della sanità pubblica lanciata 10 giorni fa sulla piattaforma Change,org, chiedendo "l'intervento dei medici militari per risolvere il problema della mancanza di personale negli ospedali della regione". Le iniziative seguono la due manifestazioni organizzate nei giorni scorsi dai Rosso Mori e da "Vivere a Colori", l'associazione delle pazienti oncologiche in presidio in piazza Vittorio Emanuele ormai da 9 giorni.
Intanto dopo la polemica per la chiusura dei vari, reparti spunta un esposto alla procura di Nuoro di cui dà conto il quotidiano La Nuova Sardegna. Una donna di Lodé di 62 anni con problemi di occlusione intestinali è morta dopo essere stata trasportata dal 118 al San Francesco di Nuoro e poi trasferita, data la chiusura del reparto di Chirurgia, al San Giovanni Paolo II di Olbia: la famiglia si è rivolta a un avvocato per capire le ragioni del decesso e accertare eventuali responsabilità.