A pochi giorni dall'ottavo anniversario dalla tragedia del 18 novembre 2013 in cui morirono tre persone e mentre a Tempio si celebra il processo per omicidio colposo plurimo a carico di dirigenti e tecnici delle Province di Olbia-Tempio e di Sassari, riparte il ripristino della strada provinciale 38 bis di Monte Pino, tra Olbia e Tempio.
Oggi l'Anas ha consegnato i lavori da 6 milioni e mezzo di euro, della durata stimata di 483 giorni.
In giugno l'Anas si era attivata per riavviare le lavorazioni dopo che il gip del tribunale di Tempio, Caterina Interlandi, aveva dissequestrato i cantieri su richiesta della Procura. Il sequestro era scattato nel settembre 2020 in seguito ai cedimenti provocati dalle forti piogge in diversi punti delle opere realizzate dall'impresa con cui l'Anas il 3 settembre 2019 ha rescisso il contratto. Gli accertamenti degli specialisti del Noe avevano evidenziato che i cantieri, incompiuti, non erano mai stati messi in sicurezza, né avevano protezioni, per cui erano in balìa delle intemperie e dei corsi d'acqua.
Nel crollo del 18 novembre morirono Bruno Fiore, la moglie Sebastiana Brundu e Maria Loriga, che viaggiavano da Tempio verso Olbia mentre sull'isola si abbatteva il ciclone Cleopatra.
La Italiana Costruzioni Infrastrutture di Roma sta realizzando anche i lotti 3, 5 e 6 della Sassari-Olbia. Ora metterà in sicurezza il cantiere, demolirà le opere danneggiate e ricostruirà la strada crollata secondo il progetto redatto dall'Anas e revisionato dai consulenti del Noe.
Strada Monte Pino, a 8 anni da tragedia ripartono i lavori
Anas consegna lavori sulla strada franata a causa dell'alluvione