La proroga delle concessioni demaniali marittime sino al 2033 decisa dalla Regione Sardegna finisce nel mirino dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), che ha dato 30 giorni di tempo all'amministrazione regionale per modificare le disposizioni criticate dall'Antitrust eliminando così "le distorsioni concorrenziali evidenziate".
L'Agcm ha formulato alcune osservazioni in relazione alle criticità concorrenziali derivanti dall'atto amministrativo della Regione Sardegna (deliberazione di Giunta n.
"Con specifico riferimento alle procedure e ai provvedimenti di proroga delle concessioni già in essere, l'Autorità - precisa una nota - ha più volte sottolineato che è nell'interesse del mercato effettuare un attento bilanciamento tra i benefici di breve periodo e i possibili costi che si potrebbero manifestare in un orizzonte temporale più ampio. La concessione di proroghe in favore dei concessionari esistenti, infatti, rinvia ulteriormente il confronto competitivo per il mercato, così impedendo di cogliere i benefici che deriverebbero dalla periodica concorrenza per l'affidamento attraverso procedure ad evidenza pubblica".
L'Autorità auspica che la Regione "non dia corso ad alcuna proroga temporale al 2033 - senza una preventiva procedura pubblica competitiva trasparente, obiettiva, imparziale e non discriminatoria - delle concessioni demaniali marittime. Al riguardo, si ricorda che, qualora ciò non si verifichi, l'Autorità è legittimata ad agire in giudizio contro gli atti amministrativi generali, i regolamenti e i provvedimenti di qualsiasi Amministrazione pubblica che violino le norme a tutela della concorrenza e del mercato".
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