Sardegna

Volontariato e solidarietà, in campo 210mila persone

Terzo settore in report Acli, coinvolti 7 sardi su 10

Redazione Ansa

Solidarietà, volontariato, aiuto dei più deboli. Oltre 7 sardi su 10 ritengono positivo il ruolo svolto dalle organizzazioni del terzo settore in Sardegna. Sono soprattutto i giovani dai 18 ai 34 anni ad affermare che hanno un ruolo importante nella società sarda. A fronte di un 71% di persone che dichiara importante il ruolo del terzo settore il 15% di persone che effettuano attività di volontariato o civismo: sembra poco ma misurato sulla popolazione sarda con più di 18 anni, significa oltre 207.800 persone sono impegnate nel terzo settore, in maggioranza donne. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca presentata ieri dalle Acli sulla base del rapporto SWG-Iares su un campione di mille persone.

 Se lo scorso anno meno di 3 sardi su 10 affermavano di conoscere organizzazioni sarde del terzo settore, nel 2021 si è passati a 4 persone su 10. Se a regalare tempo agli altri sono solo 15 sardi su 100, il doppio dei sardi dona del denaro, con un leggero aumento rispetto all'anno precedente. Sono in prevalenza le donne a mettere a disposizione ore, a volte anche giornate per gli altri. Mentre gli uomini effettuano soprattutto donazioni in denaro.

"Il confronto tra il 2020 e il 2021- questo il commento delle Acli- e con i dati della precedente rilevazione del 2017, mostrano evoluzioni positive che rappresentano la ripresa delle relazioni dopo la pandemia ma anche dati che restano influenzati dalla paura che il covid19 ha impresso sulle persone, in Sardegna come nel resto d'Italia".

 Il settore socioassistenziale e quello sanitario sono quelli che ottengono il numero maggiore di donazioni, ma in termini di denaro donato, è la cooperazione internazionale che riceve più denaro. La modalità preferita per la donazione è l'acquisto di beni che destinano una parte del ricavato in beneficenza, seguita dalla donazione con sms o telefono, dalla donazione spontanea in denaro e dal bollettino postale. Solo 3,5 sardi su 10 utilizzano lo strumento del "Cinque per mille", di questi il 21% eroga ad organizzazioni regionali il 79% a organizzazioni nazionali. 

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