(ANSA) - SASSARI, 13 NOV - "Pronti per i prelievi di rene,
lavoriamo al programma degli espianti a cuore fermo". L'ha
annunciato il direttore sanitario dell'Aou di Sassari, Franco
Bandiera, durante un convegno sulla donazione organizzato
dall'associazione Prometeo.
Donazioni e trapianti in Sardegna crescono e Sassari ha un ruolo
centrale grazie alla Rianimazione dell'Aou, da dove arrivano
oltre il 50% delle donazioni di tutta l'isola. "Sassari fa
grandi passi, in Sardegna siamo a 64 trapianti e oltre la metà
degli organi arrivano dal Santissima Annunziata", sottolinea
Pino Argiolas, presidente regionale di Prometeo.
I dati accrescono i rimpianti della nefrologa Maria Cossu, che
ricorda la struttura di Nefrologia, dialisi e trapianti
dell'Aou, in cui tra il 1989 e il 2011 si realizzarono 251
trapianti prima che l'attività si interrompesse per "la legge
Balduzzi, che prescrisse un solo centro trapianti ogni 2 milioni
di abitanti", come spiega.
"Occorre pensare in una logica di rete regionale dei trapianti e
non di centro", sostiene Franco Bandiera prima di annunciare che
"si valuterà l'espianto a cuore fermo, che altrove si effettua
già e per il quale abbiamo le professionalità e le competenze".
Per la dottoressa Paola Murgia, coordinatrice locale dei
trapianti, "le persone devono essere sensibilizzate", mentre per
il coordinatore regionale del centro trapianti, Lorenzo
D'Antonio, "la donazione è un livello essenziale di assistenza e
poggia sul grado di cultura degli addetti ai lavori, la Sardegna
ha grandi potenzialità".
Secondo il presidente nazionale del Centro trapianti, Massimo
Cardillo, "la rete trapianti in Italia è efficiente, è
un'eccellenza del sistema sanitario nazionale, ma serve una
campagna di comunicazione e migliorare l'organizzazione di
ospedali e uffici di coordinamento". (ANSA).
Trapianti: da Sassari oltre il 50% delle donazioni di organi
Aou, esperti a confronto in convegno organizzato da Prometeo