DI FABRIZIO FOIS
Una legge per il riordino delle concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative, che sia in grado di offrire alle imprese del comparto garanzie e certezze anche per il futuro. La proposta, come quella di una convocazione immediata della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, è stata lanciata agli stati generali dei concessionari demaniali sardi, organizzata a Cagliari, da Sib Confcommercio, Fiba e Federbalneari, con la partecipazione di Assonautica.
Un intendimento che sembra trovare un accoglimento bipartisan nell'Assemblea sarda, proprio nel momento in cui va avanti la campagna dei balneari contro la sentenza del Consiglio di Stato che prevede le gare per le concessioni demaniali a partire dall'1 gennaio 2024. "Una sentenza sconvolgente contro la quale ricorreremo ad ogni livello possibile - ha detto il vice presidente nazionale Alberto Bertolotti - Una decisione che ci spaventa non poco, ma che dovrebbe spaventare innanzitutto l'intero Paese, perché potrebbe succedere che si vada verso un'assegnazione sulla base delle offerte economiche maggiormente convenienti: un principio non applicabile a un bene dello Stato come quello demaniale".
A rischio ci sono, secondo i dati delle organizzazioni, 30mila aziende italiane con oltre 100mila addetti, la maggior parte impiegati stagionalmente. "Chiediamo al Parlamento di approvare una norma di riordino del settore, come già sollecitato nel 2006, e che preveda le gare e la concorrenza, ma anche pari opportunità nell'ambito degli Stati Ue, riconoscendo la professionalità degli imprenditori balneari", ha concluso.
"La recente sentenza del consiglio di Stato in materia di concessioni demaniali, pone l'esigenza di una riforma complessiva della materia - gli fa eco il parlamentare del Pd Andrea Frailis - Per contemperare le disposizioni che arrivano da Bruxelles in direzione del libero mercato, con le sacrosante richieste degli imprenditori che vorrebbero non vedere finire in fumo le loro aziende e i consistenti investimenti fatti". Intanto Fratelli d'Italia in Consiglio regionale ha presentato un ordine del giorno "che impegna il presidente della Regione e l'intera Giunta regionale a sostenere le rivendicazioni provenienti dalle imprese del settore balneare che rischiano di essere spazzate via a causa della recente sentenza del Consiglio di Stato".