(ANSA) - TERNI, 03 GEN - La diocesi di Terni, Narni e Amelia
si appresta ad accogliere il nuovo vescovo, monsignor Francesco
Antonio Soddu: il presule sarà ordinato nella cattedrale del
capoluogo, mercoledì alle 10.30, per imposizione delle mani e la
preghiera di ordinazione del suo predecessore, monsignor
Giuseppe Piemontese.
"Sento di appartenere a questo popolo di Terni come fratello,
amico e per grazia di Dio anche padre" ha detto monsignor Soddu
incontrando i giornalisti. "Il mio ministero - ha aggiunto -
sarà infaticabile, bisogna partire dai poveri per abbracciare
tutti, iniziando dagli ultimi si può sconfiggere anche la
pandemia. Interessarsi di tutti per il bene comune è il cammino
che ci indica anche il papa con l'enciclica Fratelli tutti".
Nella giornata di lunedì monsignor Soddu ha seguito
personalmente gli ultimi preparativi della solenne
concelebrazione eucaristica. A causa delle limitazioni anti
Covid-19, solo un numero ridotto di persone potrà partecipare in
presenza alla celebrazione. In cattedrale saranno presenti 35
tra cardinali, arcivescovi e vescovi, 110 presbiteri e diaconi,
familiari e corregionali del vescovo ordinando e circa 40
autorità. Altri invitati potranno seguire la celebrazione
liturgica dalle sale dell'attiguo Museo diocesano e capitolare.
I fedeli della diocesi potranno unirsi alla celebrazione in
alcune chiese dove saranno predisposti degli schermi, San
Francesco di Assisi, Sant'Antonio di Padova San Pietro, Sacro
Cuore Eucaristico, Santa Maria Regina, Santa Maria della
Misericordia e San Giuseppe lavoratore a Terni, San Massimiliano
Kolbe e San Francesco di Assisi ad Amelia.
Per incontrare i fedeli della diocesi il nuovo vescovo
celebrerà poi il solenne pontificale di ingresso nel giorno
dell'Epifania alle 11.30 sempre nella cattedrale di Terni,
domenica alle 11 nella concattedrale dei Santi Giovenale e
Cassio a Narni e alle 17.30 nella concattedrale Santa Fermina di
Amelia. (ANSA).
Mercoledì ordinazione nuovo vescovo di Terni Soddu
In cattedrale con numero ridotto persone, schermi nelle chiese