Con le barche davanti al Consiglio regionale per dire no allo stop per tre anni alla pesca dei ricci. I pescatori hanno manifestato in via Roma rabbia e paura per un divieto, stabilito dalla Regione, per consentire il ripopolamento degli echinodermi nei mari della Sardegna che rischia di lasciare duecento micro-aziende senza lavoro.
Dopo la mobilitazione sono anche partite le richieste. E una delegazione è stata ricevuta dalle assessore regionali all'agricoltura Gabriella Murgia e al lavoro Alessandra Zedda: "Con l'assessora Zedda si è aperto un discorso molto costruttivo - spiega all'ANSA Gesuino Banchero, rappresentante dei sub professionisti - e per noi si è aperto qualche spiraglio. Noi chiediamo di farci continuare la stagione sino ad aprile. Poi siamo disposti anche a capire che cosa si intende fare per le successive tre stagioni. Ma la chiusura eventualmente deve essere accompagnata da progetti validi, non da chiacchiere".
Un discorso che proseguirà mercoledì con un altro incontro, questa volta con il presidente della commissione attività produttive Piero Maieli. Intanto battaglia in vista in consiglio regionale: "Durante la discussione sulla Finanziaria presenteremo - annuncia Francesco Agus, Progressisti - una serie di emendamenti per aumentare sino a 3 milioni annui gli indennizzi previsti, che nelle intenzioni della Giunta ammontano oggi a 1,2 milioni, e lo stanziamento di un ulteriore milione per il 2024, visto che il fermo durerà sino al mese di aprile, a favore dei pescatori professionali e del personale imbarcato nelle unità di appoggio. Proponiamo poi di portare a 500mila euro le risorse per il coordinamento e l'attuazione degli interventi relativi al ripopolamento, che attualmente ammontano ad appena 50mila euro: sarà fondamentale, nelle attività di monitoraggio e recupero ambientale, anche il coinvolgimento degli operatori della pesca subacquea professionale".
Stop prelievo ricci, pescatori con barche davanti Consiglio
Trattative avviate, "Fateci almeno finire questa stagione"