"Prezzi delle materie prime alle stelle e costi dell'energia record mettono in difficoltà l'agricoltura sarda ma soprattutto alcuni settori importanti come l'ortofrutta e gli allevatori di suini e bovini da latte a cui si aggiungono gli effetti sempre più pesanti dei cambiamenti climatici che in cui in pochi mesi si è passati dalla siccità, alle troppe piogge e adesso al ghiaccio e all'assenza di precipitazioni". Lo denuncia la Coldiretti.
"Un effetto caro prezzi che sta investendo tutto il territorio nazionale - afferma il presidente di Coldiretti Battista Cualbu - per questo da giorni come Coldiretti stiamo programmando una mobilitazione a sostengo soprattutto di quei settori, come ortofrutticolo, suinicolo e bovino da latte, che nonostante la crescita dei costi di produzione si ritrovano a vendere i propri prodotti agli stessi prezzi degli anni scorsi, a volte, e questo è il paradosso insostenibile, anche a prezzi inferiori. Nei prossimi giorni saremo davanti alle Prefetture per manifestare questo disagio".
"Serve, subito, immediatamente, l'intervento contingente per dare ossigeno alle aziende in affanno ma anche interventi strutturali per cambiare questa pubblica amministrazione inadeguata ai ritmi delle imprese - afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Gli strumenti ci sono e ne abbiamo indicato diversi anche noi, concreti e operativi nel breve periodo. Nella società della tecnologia con una agricoltura sempre più aperta alle innovazioni è paradossale affidarsi ad una pubblica amministrazione arcaica che ignora l'informatizzazione divenuta ormai ordinaria negli altri settori sempre della pubblica amministrazione".
La mobilitazione della Coldiretti inizierà la settimana prossima da giovedì 17 con i primi presidi davanti alle prefetture.
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