Basta disservizi e basta tagli alla sanità". I cittadini della Gallura sono scesi in strada stamattina a Tempio Pausania, occupando pacificamente l'aera parcheggi dell'ospedale "Paolo Dettori" per opporsi allo "smantellamento" della struttura tempiese e chiedere il ripristino di tutti i servizi che latitano, non solo a Tempio, ma in tutta il nord est Sardegna.
La manifestazione, organizzata dal "Comitato spontaneo cittadini della Gallura", ha radunato circa duecento persone che con striscioni e slogan hanno reclamato "la fine dei disservizi".
"Dal taglio dei posti letto alla mancanza di medici e infermieri, fino alla scomparsa di interi reparti". Sono queste alcune delle recriminazione con cui i manifestanti accusano la Regione di avere "smembrato l'ospedale Dettori e il sistema sanitario della Gallura". I n piazza con i manifestanti anche il movimento Caminera Noa, da sempre in prima linea in difesa del diritto alla salute dei sardi: "Aderiamo alla protesta per dare forza e sostegno al territorio dell'Alta Gallura per il ripristino dei servizi precedenti alle due riforme sanitarie", spiega la coordinatrice nazionale Laura Farina Martinelli. "La mobilitazione popolare è necessaria a favore di una sanità pubblica ed efficiente, contro le logiche affaristiche e le politiche fallimentari poste in essere negli ultimi vent'anni da una classe dirigente che ha agito contro gli interessi dei cittadini sardi".
"Basta disservizi della sanità in Gallura", sit-in a Tempio
Duecento persone davanti all'ospedale "Dettori"