Neanche il tempo di avviare la mobilitazione nei porti e nelle zone industriali, indetta dagli autotrasportatori, che pastori, camionisti, agricoltori e semplici cittadini hanno organizzato per sabato prossimo, 19 marzo, una nuova manifestazione con corteo nel Sassarese. Raduno alle 18.
Le motivazioni di questa nuova protesta partono dal caro carburante, ma riguardano anche i rincari delle materie prime che soffocano le aziende nelle campagne, come spiega per i pastori Gianuario Falchi.
"Con questo innalzamento dei prezzi e dei costi è impossibile andare avanti e noi pastori siamo colpiti due volte: dal carovita delle famiglie e poi dal dramma delle campagne - spiega all'ANSA - stiamo vivendo una situazione climatica assurda con tanti mesi di siccità, che non fa crescere un filo d'erba, i prezzi alle stelle dei concimi, con costi triplicati, del gasolio agricolo (ora 1,80 euro) e dei mangimi, schizzati in un anno dai 30 ai 50 euro a quintale, con le aziende che ci hanno già anticipato che mancheranno le forniture perché le navi che arrivano dalla Russia e dall'Ucraina sono ferme a causa della guerra. Ora stiamo sfamando il bestiame e razioniamo le scorte, ma tra un po' gli animali inizieranno a soffrire la fame - denuncia - E' da due anni che si parla solo di Covid e ora solo di guerra e ma i politici non si rendono conto che il popolo è in guerra per la sopravvivenza e che servirebbe invece la dichiarazione di stato di calamità naturale e lo stato di crisi nazionale".
Caro carburante: il 19 un altro corteo in Sardegna
Pastori, autotrasportatori, famiglie in corteo nel Sassarese