Alta cucina e solidarietà. Gli chef stellati Stefano Deidda, Italo Bassi, Salvatore Camedda, Francesco Stara e Claudio Sadler metteranno a disposizione i loro talenti per aiutare i bambini ucraini.
Ora con lo scoppio della guerra in Ucraina, Voices of Children è impegnata nel procurare rifugi, pasti e beni di prima necessità per le persone in fuga dalle città e ha inoltre organizzato un sistema di supporto psicologico a distanza attivo 24 ore su 24. L'iniziativa è sostenuta dalla famiglia Pilloni della cantina Su'entu di Sanluri.
Il padrone di casa Stefano Deidda riflette: "La ristorazione sarda sta vivendo un momento di fermento e rinnovamento. La voglia di condividere filosofie, conoscenze ed esperienze diverse ci ha portato a volerci riunire per dar luogo ad una cena che avrà uno scopo benefico, in questo momento più che mai necessario". "Con il nostro lavoro e amore - aggiunge Italo Bassi - vogliamo cercare di raccogliere fondi da devolvere ai meno fortunati di noi e dire: No alla guerra". Concetto ripreso da Claudio Sadler: "Un aiuto costa solo la fatica di pensarci e decidere di fare qualcosa di buono". Per Francesco Stara "la ristorazione si deve mettere in gioco utilizzando i suoi valori di accoglienza, equità, compassione e inclusione. La tavola è sicuramente il mezzo. La cucina il linguaggio".
Conclude Salvatore Pilloni, fondatore della cantina Su'entu recentemente insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica: "Da tempo era nata l' idea di riunire gli stellati per una cena speciale - spiega - Ora la sofferenza del popolo ucraino non può lasciarci insensibili, vanno aiutati subito e attraverso le nostre aziende abbiamo già inviato beni di prima necessità. Con il ricavato della cena pensiamo ai più piccoli".
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