Si è conclusa nel pomeriggio la prima udienza del processo al via oggi nel Tribunale di Tempio Pausania (Sassari) contro Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5s Beppe, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, tutti genovesi 22enni, accusati di violenza sessuale di gruppo su due ragazze, che sarebbe stato consumata nella notte tra il 16 e 17 luglio 2019 in Costa Smeralda. Il collegio dei giudici, presieduto da Marco Contu, ha ammesso a dibattimento 56 testi, escludendo dalle corpose liste presentate dal procuratore Gregorio Capasso, dal pool di avvocati difensori e dai legali di parte civile, solo due giornalisti che avevano intervistato gli imputati sui fatti contestati.
BUONGIORNO, PREOCCUPANO TEMPI PROCESSUALI. "La cronaca avrà ampio spazio ma dobbiamo evitare la spettacolarizzazione. Mi preoccupano più i tempi processuali perché siamo nel 2022 e si tratta di fatti del 2019: il rischio è che si dilati la sofferenza della mia assistita". Lo ha detto, prima dell'udienza, Giulia Bongiorno, legale di una delle ragazze vittime del presunto stupro di gruppo per il quale sono sotto processo a Tempio Pausania Ciro Grillo e tre suoi amici. "La psicologa mi ha detto che devo cercare di chiamarla una sola volta per tutti gli argomenti perché ogni volta è un nuovo trauma, quindi per chi vive come vittime questo processo, la situazione è pesante".
Oggi è in programma la prima udienza del processo, sui fatti che risalgono all'estate del 2019 in Costa Smeralda. Rispondendo a una domanda, fuori dal tribunale, sulla lista dei testimoni che comprende anche alcuni giornalisti, l'avvocata e senatrice Bongiorno ha spiegato che "ci sono state delle dichiarazioni rese nelle indagini preliminari e nei verbali che non coincidono con quanto dichiarato in tv e nei giornali. Laddove ho le registrazioni porto le registrazioni, non so se sarò in grado di averle tutte e quindi cautelativamente ho indicato due giornalisti. Se avrò le registrazioni rinuncerò ai giornalisti, tutto qui".