Sardegna

Bando 'click day': Regione commissariata dal prefetto

Opposizione all'attacco, "l'assessore Chessa si dimetta"

Redazione Ansa

Alla fine il commissario ad acta è arrivato. Il 7 gennaio il Tar aveva dato 40 giorni di tempo alla Regione per riassegnare i 750mila euro destinati nel 2020 con il sistema del click day alle manifestazioni pubbliche culturali e di spettacolo di grande interesse turistico. I 40 giorni sono trascorsi da un pezzo e, come riportano i quotidiani sardi, il prefetto di Cagliari ha dato incarico alla funzionaria economica e finanziaria, Elena Dessì, di provvedere agli atti necessari all'esecuzione della sentenza.
    L'intervento del prefetto era stato sollecitato dalle associazioni e organizzazioni che avevano presentato e vinto il ricorso contro la decisione della Regione di applicare il criterio del click day per l'assegnazione dei fondi.
    Secondo il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, "un assessore regionale commissariato per inerzia dovrebbe presentare le proprie dimissioni e il presidente della Regione dovrebbe accettarle immediatamente". L'esponente dell'opposizione si riferisce a Gianni Chessa, il responsabile del Turismo, cioè l'assessorato competente. "Da mesi - continua - con tutte le opposizioni chiedevamo una soluzione basata su criteri meritocratici ai problemi creati alle associazioni culturali e ai festival storici dal click day deciso dall'assessorato al Turismo, e da mesi il rappresentante della Giunta faceva finta di niente". Ora l'epilogo, "e a pagare sono ancora una volta lavoratrici e lavoratori di un settore che lo stesso assessore utilizza quando fa comodo per promuovere la Sardegna". Infine: "La giornata è lunga, aspettiamo la lettera dell'assessore sul tavolo del presidente. Sarebbe un gesto di coerenza, per chi crede nella politica: l'unico a fronte di mesi passati a fare il pesce in barile".

LA REPLICA DI CHESSA. "La Regione non si sente certamente in difetto, anzi ha fatto tutto ciò che le era stato richiesto dalla sentenza, nei tempi consentiti, con diligenza e trasparenza, per ottemperare alle decisioni del Tar". Lo fa sapere l'assessore del Turismo Gianni Chessa in merito alla nomina del commissario ad acta da parte del prefetto di Cagliari dopo la bocciatura del click day da parte del Tar.. La procedura gestita dalla struttura dell'assessorato, dopo un primo esame, ha rilevato la necessità di chiedere, con un termine ultimo perentorio, integrazioni documentali. Le associazioni avevano tempo per integrare la propria documentazione fino a lunedì 21 marzo, tanto che gli uffici avevano previsto per venerdì 25 la pubblicazione della nuova graduatoria di merito, indicante i soggetti esclusi per carenza di requisiti e quelli beneficiari del contributo - osserva - Dei vari passaggi e delle motivazioni dell'iter è stata informata la Prefettura di Cagliari con una nota ufficiale del 14 marzo firmata dalla Direzione generale dell'Area legale - aggiunge - Prendo atto della decisione del Prefetto del 17 marzo di dare seguito alla richiesta, presentata il 7 marzo, dall'associazione culturale 'Time in Jazz ed altri' riguardante il 'commissariamento' della procedura e la rispetto, mettendo a disposizione i risultati dell'istruttoria finora predisposta dagli uffici dell'assessorato, che si sono attenuti alla sentenza del Tar". Secondo Chessa, "il lavoro di verifica è oramai concluso per la maggior parte delle associazioni partecipanti, tranne per alcune eccezioni che necessitavano di integrazioni documentali peraltro già richieste. La nuova graduatoria di merito sarebbe stata approvata formalmente dal Servizio competente tra pochi giorni, portando a compimento un lavoro lungo e meticoloso. Resta, ovviamente, valido il principio che potranno essere ammesse al contributo soltanto le associazioni che successivamente, in fase di rendicontazione, saranno in grado di presentare adeguate pezze giustificative delle spese sostenute - conclude - è utile far notare che la platea dei partecipanti si è ridotta in fase di istruttoria: delle 164 potenziali beneficiarie solo 54 hanno risposto alla richiesta di integrazione documentale".

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