Dopo sei mesi di protesta le attiviste dell'associazione "Vivere a colori" di Nuoro hanno deciso di lasciare il presidio del camper in piazza Vittorio Emanuele, nato per denunciare le cure negate, in particolare per le pazienti oncologiche, a causa del ridimensionamento dei servizi nell'ospedale San Francesco. "Si tratta solo di uno smantellamento fisico dalla piazza - precisa Marilena Pintore, coordinatrice dell'associazione. Il camper resterà sempre un presidio per il diritto alla salute del centro Sardegna, dal Nuorese al Marghine, dall'Oristanese all'Ogliastra, e da domani sarà itinerante in tutti i paesi che lo richiedano qualora vengano ravvisati i problemi".
La decisione arriva all'indomani della visita a Nuoro del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che insieme all'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu ha incontrato le attiviste. "Noi pazienti oncologiche abbiamo iniziato la nostra protesta incatenandoci nel novembre 2020 davanti all' ospedale San Francesco, in piena pandemia - ricostruisce la coordinatrice di "Vivere a Colori" - All'epoca ci avevano tolto il nostro reparto che doveva diventare Rianimazione covid, reparto che dovremmo riconquistare a breve. Il sottosegretario porterà le nostre istanze al ministro Speranza, insieme alla parlamentare Mara Lapia. Grazie a lei, che ci è stata sempre vicina in questi mesi, siamo riuscite a interloquire col sottosegretario e a mettere la prima pietra verso il dialogo con il Governo".
Per Marilena Pintore "c'è ancora tanto c'è da fare, ma - sottolinea - siamo riuscite a portare migliaia di persone in piazza, a far arrivare la politica regionale e quella nazionale da noi, riuescendo a costruire insieme alle associazioni del centro Sardegna una rete per i diritti del malato".