(ANSA) - CAGLIARI, 10 APR - Mancava da Cagliari da 69 anni e
ieri sera al Teatro Lirico, è stata accolta da lunghi applausi.
Ernani, opera giovanile che ha consacrato Verdi "maggiore
operista italiano dell'epoca sua" come scrive Alessandro
Roccatagliati nel libretto di sala, ha chiamato a raccolta un
caloroso e finalmente numeroso pubblico, accorso per la prima,
terzo titolo del cartellone di Lirica e Balletto. Una storia
d'amore che coinvolge quattro protagonisti, con una donna
contesa tra tre uomini. Una grande vicenda di sentimenti e dove
ancor più emerge il "senso dell'onore e la sacralità di un
giuramento", dal sapore risorgimentale. L'allestimento è
ambientato in un ipotetico '500 spagnolo, filtrato attraverso
l'estetica romantica ottocentesca. Il dramma lirico su libretto
di Francesco Maria Piave, dal dramma Hernani di Victor Hugo, va
in scena fino al 16 aprile. Sorprende il raffinato e minimale
allestimento dello spazio scenico, particolarmente evocativo. Il
regista Davide Garattini Raimondi (aiuto alla regia Luigia
Frattaroli) sceglie di raccontare la storia per quadri, resi
dinamici da pannelli mobili, squarci di luce che illuminano i
particolari, per creare paesaggi dell' anima, suggestioni che
portano lo spettatore dentro la storia per accompagnarlo "a un
sano ascolto rispettoso dell' opera", come ha sottolineato alla
vigilia della prima. Complici le affascinanti scene e i sontuosi
costumi di Domenico Franchi e i disegni di luce di Alessandro
Verazzi. I personaggi si muovono sulla scena avvolti in un magma
oscuro dal quale affiorano, nelle sfumature di oro, tra scene e
costumi, a richiamare fatti, epoche, luoghi, dettagli e
decorazioni, gioielli finemente disegnati su tessuti damascati,
"incastonati nel buio". Con una rappresentazione pittorica della
storia, omaggio ai grandi maestri della luce. Ottima la prova di
Coro - preparato da Giovanni Andreoli - e Orchestra, diretti da
Giuseppe Finzi, che nel 2017 diresse, con grande successo di
pubblico e critica, la prima europea di La Ciociara. Buono il
cast vocale, a partire dai due innamorati Ernani (Marco Berti),
Elvira (Marigona Qerkezi), un elegante e misurato Devid Cecconi
nel ruolo di Don Carlo e, chiamato all'ultimo a sostituire
Andrea Silvestrelli nel ruolo di Don Ruy Gómez de Silva, Dongho
Kim. Il giovane basso ha messo in luce una voce morbida, ben
tornita e di carattere. Un'altra positiva sorpresa in una serata
che ha regalato emozioni. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it