A Cagliari il XXIII convegno nazionale annuale dal titolo "Dall'odore al profumo. il senso ritrovato. Per un superamento dello scarto", promosso dall'Ufficio per la pastorale della salute della Cei. I lavori sono già iniziati il 2 maggio con cinque sessioni online, e dal 9 al 12 maggio si svolgeranno in presenza presso il Convento di San Giuseppe, mentre nel pomeriggio di mercoledì 11 ci sarà un trasferimento, prima al Santuario di Bonaria e poi al Seminario Arcivescovile.
"L'olfatto è considerato come elemento che appartiene alla sfera della cura, chiamata a debellare la cultura dell'indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente - sottolinea il vescovo di Cagliari e vicepresidente della Cei, mons. Giuseppe Baturi - Prendersi cura indica l'azione che conduce alla guarigione: essere attenti, aver premura, prendersi a cuore chi sta male, facendosi carico della sua situazione e operando per la sua salute con delicatezza e rispetto. La cura esige un impegno comune per proteggere la dignità e il bene di tutti, promuovendo il rispetto mutuo e l'accoglienza reciproca".
Il direttore dell'Ufficio nazionale di Pastorale della salute don Massimo Angelelli spiega la scelta della Sardegna. "Abbiamo bisogno della voce che arriva da questa terra, altrimenti il nostro mosaico della salute risulterebbe gravemente mancante. E da questo luogo - dettaglia - vogliamo anche dire una parola benefica che ricada su tutta la nostra attività in favore dei malati, degli operatori sanitari, dei familiari e di tutti coloro che a vario titolo sono presenti nel mondo della salute".
Tra i relatori anche l'Arcivescovo Maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuck accompagnato dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. Baturi seguirà tutto il convegno insieme a Carlo Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute. Presente anche la giornalista Giovanna Botteri.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it