Anche Quartu nella Rete dei Comuni sostenibili, associazione nazionale senza scopo di lucro, nata a gennaio 2021 su iniziativa di ALI-Autonomie Locali Italiane, Città del Bio e Leganet. L'obiettivo è quello di perseguire politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, sulla base dei 17 obiettivi di sostenibilità di Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei 12 obiettivi del Benessere equo e sostenibile. L'adesione è stata ufficializzata questa mattina alla presenza dei vertici nazionali e regionali delle due associazioni.
"Ci rendiamo conto che l'attuazione di questa agenda sta registrando progressi troppo lenti - ha detto il sindaco di Quartu Graziano Milia - ci deve essere un cambio di passo e la consapevolezza dell'importanza di questi obiettivi. Serve un'assunzione di responsabilità . E anche una disponibilità a essere controllati e a raccogliere suggerimenti. In Sardegna ci siano convinti che bastino le leggi, mentre in realtà a determinare lo sviluppo sostenibile devono essere anche le comunità".
Soddisfatto del nuovo ingresso di Quartu il presidente della Rete regionale, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu. "Un'adesione importante - ha sottolineato - perché è la terza città sarda per numero di abitanti e fa parte della città metropolitana di Cagliari. L'auspicio ora è che tutta la città metropolitana aderisca. Non si può non pensare a una sostenibilità ambientale, sociale ed economica come unica strada percorribile". Presenti al battesimo di Quartu anche Alessandro Brocatelli, vice presidente nazionale della Rete e Valerio Lucciarini, direttore nazionale di ALI. "Abbiamo un cruscotto di 101 indicatori - ha ricordato Lucciarini- ed è un percorso che sta generando una grande attenzione".