DI MARIA GRAZIA MARILOTTI
Un versatile e brillante attore, un raffinato filologo e appassionato studioso e due leggii. Pochi elementi per la messa in scena dell'Orlando furioso. Tullio Solenghi e Corrado Bologna fanno rivivere atmosfere, colori, passioni ed emozioni del capolavoro ariostesco. "Con la sua cifra avvincente, fantasiosa e il ritmo incalzante, da fantasy ante litteram: l'Orlando furioso è la quintessenza della fantasia di un grande novellatore, un fantasy rinascimentale", spiega all'ANSA Solenghi, protagonista di questa coinvolgente sfida artistica insieme a Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Firma la regia dello spettacolo prodotto da Teatro Pubblico Ligure, Sergio Maifredi.
La pièce sarà in tournée in Sardegna per Cedac il 30 giugno all'Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo, l'1 luglio al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e il 2 luglio all'Anfiteatro Comunale di San Gavino. Lo spettacolo, una "singolare tenzone" fra teatro e filologia, si inserisce nel progetto "Le donne, i cavallier, l'arme e gli amori / Il canto del Rinascimento italiano" ideato e diretto da Maifredi. Amore, follia, travestimenti e magia prendono vita grazie al talento del poliedrico attore genovese che restituisce attraverso la lettura di alcuni tra i passi più significativi del grande poema cavalleresco le sfumature, le trame intricate, le atmosfere e gli stati d'animo dei personaggi.
Accanto a lui uno studioso raffinato, profondo conoscitore dell'opera come Corrado Bologna, che "ricostruisce la storia e il contesto in cui si inserisce l'Orlando furioso - racconta ancora Solenghi - un'opera che riflette l'immaginario di un'epoca, un poema dalla capacità evocativa potentissima. L'epopea dei paladini di Carlo Magno riflette un sistema di valori fondato sull'onore e sul rispetto, rimette a fuoco le grandi tematiche universali, i grandi ideali ma anche i sentimenti e negativi: vendetta e tradimento fanno parte dell'animo umano".
Un viaggio tra le rime di Lodovico Ariosto, un'occasione per riscoprire uno dei testi fondamentali della letteratura italiana. "In un periodo come quello che stiamo vivendo il ritorno ai classici ci salva dall'abbrutimento, ci reinsegna a pensare", sottolinea l'attore che preannuncia: "in cantiere c'è la realizzazione di un altro caposaldo della letteratura mondiale, Don Chisciotte. Il debutto è previsto a luglio a Fiesole".
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