"E' veramente assurdo leggere i parametri di come saranno erogati i 144 milioni di euro di aiuti del decreto di 'Intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico'". Lo dice Gianuario Falchi uno dei gli storici portavoce dei pastori senza bandiere che in Sardegna hanno portato avanti la battaglia per un equo prezzo del latte.
"Non bastava l'esclusione dall'ecoschema 1 livello 2, ora leggere che una capra o una pecora prenderà 3 euro è veramente vergognoso - attacca - dove è finito il rapporto da 1 a 6,5 che è sempre esistito? Come al solito questi soldi finiranno col premiare gli allevamenti intensivi del nord camuffandoli come aiuti per tutta l'Italia, al contrario di ciò che chiede la comunità europea e i consumatori".
Secondo Falchi si sta andando verso la "chiusura del settore più importante della Sardegna, l'ovicaprino: basta andare nei macelli e vedere quante pecore buone stanno macellando tutte le settimane".
Fondi per zootecnia, ai pastori sardi "solo 3 euro a pecora"
"Soldi finiranno al nord Italia, intanto aziende Isola chiudono"