Una sorta di Erasmus nazionale. Con gli studenti che, anche per fare un'esperienza di vita, si iscrivono in una Università, magari a Cagliari, per poi continuare un anno a Torino o a Milano.
"Cagliari non ha niente da invidiare ad altri atenei come dimostrano le certificazioni di qualità - ha spiegato - ma non sono contro la libertà di muoversi tra le Università: capisco la voglia di tanti studenti di sperimentare, provare anche corsi ultraspecializzati di un Politecnico che magari qui non ci possono essere. Ma un sistema che prevede la migrazione continua degli studenti potrebbe essere una buona soluzione. Non è soltanto un sogno: il doppio titolo, ad esempio, va in questa direzione. E Cagliari avrebbe tutte le carte in regola per ospitare anche studenti di altri atenei".