C'è anche il dirigente del Cagliari ed ex giocatore rossoblù e della Nazionale Andrea Cossu tra gli indagati nell'operazione della Digos che ha portato a una serie di arresti e misure cautelari di vario tipo per 33 tifosi riconducibili secondo la Polizia a una frangia degli Sconvolts e accusati di associazione a delinquere. Cossu è finito nel registro degli indagati con un ruolo marginale e perché alcuni suoi comportamenti - secondo l'accusa - avrebbero indirettamente aiutato la sopravvivenza economica delle attività dei tifosi coinvolti nell'inchiesta.
Cossu non faceva parte del sodalizio criminale, ma partecipava alle riunioni del gruppo di tifosi e aveva anche le chiavi della sede. E' quanto emerge dall'inchiesta portata avanti dalla Polizia di Stato che ha eseguito questa mattina 33 misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Cagliari nei confronti di appartenenti al gruppo ultras cagliaritano "Sconvolts 1987". Secondo gli investigatori, l'attuale dirigente del club regalava magliette per organizzare lotterie che servivano a finanziare le attività della tifoseria e favoriva l'incontro tra associati e tesserati del Cagliari.
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