La situazione degli invasi in Sardegna si presenta con un livello di "severità idrica bassa" rispetto al preoccupante fenomeno siccitoso che sta interessando il resto della Penisola. La vigilanza resta d'obbligo, ma nessun rischio di restrizioni.
Rispetto a maggio il valore del volume idrico invasato lo scorso mese ha comunque subito una diminuzione, pari a 127 milioni di metri cubi, a causa delle erogazioni al comparto irriguo, cui sono state assegnate via via integrazioni con l'obiettivo di soddisfare la sete delle campagne.
"La situazione nel suo complesso resta fortunatamente sotto controllo - spiega l'assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris - In alcuni sistemi della Sardegna Nord Occidentale (Bidighinzu, Temo, Cuga) si riscontra localmente un livello di severità idrica medio, quindi una condizione che anche se non determina restrizioni rimane da monitorare costantemente e con ancora più attenzione". Non a caso, la task forse di monitoraggio sui volumi idrici degli invasi, che coinvolge Regione e Autorità di bacino, proseguirà la sua attività per tutta la stagione estiva in maniera tale da garantire il fabbisogno e predisporre eventuali piani d'emergenza qualora si rendessero necessari, senza intaccare le scorte necessarie a garantire il pieno soddisfacimento dell'uso idropotabile. "Nel complesso - prosegue - la situazione non prevede restrizioni, ma vigilanza e monitoraggio. Un risultato a cui siamo arrivati anche grazie a una gestione ottimale della risorsa, frutto della sinergia positiva di tutti i soggetti che si occupano a vario titolo di acqua e che fanno capo alla Regione", ha concluso l'esponente della Giunta Solinas.
Siccità: Regione, in Sardegna nessun rischio di restrizioni
Invasi piani al 78%, 1,4 miliardi di metri cubi d'acqua