Anche a luglio non si ferma l'attività di controllo della Polizia Ambientale Con il presidio e il monitoraggio della città, progressivamente si sta riducendo il numero e la quantità degli abbandoni dei rifiuti al di fuori delle regole sul corretto conferimento.
Questo grazie alla costante attività di controllo che la Polizia Ambientale, con il supporto del Servizio Igiene del Suolo, sta ponendo in essere quotidianamente.
Nelle prime due settimane di luglio, infatti, sono proseguiti i controlli che si sono concentrati sulla verifica delle buste e dei rifiuti abbandonati, con il reperimento di elementi oggettivi utili all'identificazione degli autori, sugli appostamenti e sulle fototrappole.
Nello specifico, sono stati effettuati controlli e presidi in diverse vie della città.
Alcune sanzioni sono state elevate per errate esposizioni.
Sanzionato un cittadino che, in via Tuveri, è stato individuato come autore degli abbandoni. Un verbale è stato elevato anche in via Mameli nei confronti del titolare di un'utenza non domestica e si è proceduto nello stesso senso anche in via Dante, via Ogliastra e viale Regina Margherita.
L'obiettivo è quello, soprattutto con l'attività di informazione, di correggere i comportamenti errati e fare in modo che Cagliari sia sempre più pulita.
Preziose, in questa chiave, sono le segnalazioni dei cittadini che stanno utilizzando i canali messi a disposizione per individuare le situazioni di criticità.
Questi i link utili per chiunque volesse indicare le criticità presenti: • Segnalazione pulizia stradale: https://cagliariportaaporta.it/segnalazione/carente-pulizia-stra dale/ • Segnalazione rifiuti abbandonati: https://cagliariportaaporta.it/segnalazione/rifiuti-abbandonati/ • Contenitori danneggiati: https://cagliariportaaporta.it/segnalazione/contenitori-danneggi ati/ • Segnalazione mancati ritiri: https://cagliariportaaporta.it/segnalazione/seleziona-mancato-ri tiro/ • Reclami: https://cagliariportaaporta.it/segnalazione/reclami/
Rifiuti abbandonati in città, ancora sanzioni a Cagliari
Privati ma anche esercenti nel mirino della polizia ambientale