(ANSA) - SASSARI, 21 LUG - Azienda ospedaliero universitaria
di Sassari, Ateneo turritano, Lilt Sassari e Fondazione di
Sardegna mettono in campo una stretta sinergia per contrastare
il tumore prostatico. E lo fanno attraverso lo studio di nuovi
biomarcatori in grado di individuare le lesioni tumorali.
"Ecco perché - aggiunge Madonia - è sempre più crescente
l'esigenza di identificare nuovi biomarcatori, evitando di
esporre i pazienti a indagini strumentali invasive o a terapie
generalmente gravose in termini di tossicità e costi".
Ad oggi i risultati degli studi portati avanti dalle due
strutture sono stati pubblicati su due riviste internazionali ad
alto impatto. Il primo studio, che ha trovato ospitalità sulle
pagine di Biomolecules, indica nell'Agmatina un interessante
biomarcatore che sarebbe capace di segnalare la proliferazione
cellulare. Lo studio ha permesso di differenziare tre classi di
pazienti attraverso la quantificazione dei livelli plasmatici
del biomarcatore in esame.
Il secondo studio è stato pubblicato proprio in questi giorni su
The Journal of Molecular Diagnostics, della prestigiosa
associazione "American Society for Investigative Pathology
Association for Molecular Pathology". (ANSA).
Aou Sassari, biomarcatori per lotta a carcinoma prostatico
Sinergia con Ateneo, Lilt e Fondazione di Sardegna