Dopo il corteo di ambulanze l'11 luglio scorso per denunciare le criticità nel pronto soccorso, i volontari delle associazioni del Sulcis attuano una nuova protesta che però - spiegano - non vuole essere "un atteggiamento contro ma "a favore dei pazienti e degli operatori dell'emergenza. Quelli che l'istituzione e i suoi rappresentanti, sembrano aver dimenticato.
"Crediamo che talvolta basti poco per dimostrare la volontà di ridurre i disagi, magari cercando di risolvere quelli più semplici - spiegano i volontari - Già da tempo, abbiamo avuto modo di segnalare le gravi difficoltà che si vengono a creare per le squadre di servizio sulle ambulanze di base, a causa della drammatica situazione organizzativa dei Pronto Soccorso.
Sappiamo che, come da noi richiesto, c'è stato l'interessamento della Protezione Civile Regionale, per la fornitura di strutture che possano offrire almeno un riparo dal sole, ma, nonostante sia stato coinvolto un organismo operativo per le emergenze, ancora non è stato realizzato nulla, evidentemente non considerandola un'emergenza".
"Sugli altri temi, quali, l'approvvigionamento di letti per i pazienti, per evitare di trattenerli nelle barelle delle ambulanze, dei sistemi di ristoro, per consentire di avere almeno un po' di acqua fresca, delle panche o sedie, per evitare che i pazienti e i soccorritori in attesa, debbano stare in piedi o accomodarsi in luoghi di fortuna, niente di tutto questo si vede concretizzato - denunciano - Ad oggi, dopo quasi un mese, nulla appare cambiato, se non in peggio".
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