"Siamo ormai all'ultimo scorcio di quest'estate rovente, purtroppo non solo dal punto di vista meteorologico. Val la pena ricordare i temi che, ancora, ci vedono e ci vedranno impegnati anche nella prossima stagione.
"Le vertenze aperte sono diverse e alla loro risoluzione è legato il futuro di numerosi lavoratrici e lavoratori - aggiunge - Pensiamo solo al caso Cermed dove nonostante gli investimenti, l'azienda ha dovuto attivare la Cassa Integrazione per via dei costi elevati. Ma da risolvere c'è soprattutto la questione che riguarda la Portovesme srl Glencore: 1500 dipendenti, divisi a metà tra diretti e appalti. L'azienda sta annunciando in questi giorni il ricorso alla cassa integrazione per il 90% dei lavoratori proprio perché i costi dell'energia sono sempre più alti e insostenibili" "Sta volgendo a termine anche la 13/a estate che vede lo stabilimento Eurallumina ancora fermo per le lungaggini burocratiche; e così ancora al palo il piano di riavvio da 300 milioni di euro. A questo si aggiunge l'assurda contrarietà al progetto di metanizzazione con l'arrivo della gasiera che porterebbe sostegno al processo di transizione energetica della Sardegna soprattutto se non fosse stata oggetto del ricorso presentato dal Presidente Solinas contro il Decreto Sardegna" TRa le altre questioni aperte la Chimica verde nel Sassarese o la Sanac che da troppo tempo sta lasciando i 100 lavoratori tra diretti e appalti in una condizione di precarietà e incertezza che non sta vedendo la fine".
Energia: Filctem-Cgil, sarà autunno caldo su vertenze aperte
"Per metano c'è da attendere ancora parecchio tempo"