"L'arte, il talento, la fantasia non hanno confini e neppure limiti di età. Non esiste il fuori tempo massimo per la capacità di agire". Lo sottolinea, nel citare il filo conduttore, Luca Manunza, direttore artistico del 18° festival Cabudanne de sos poetas di Seneghe che si è chiuso domenica 4 settembre con un grande gradimento di pubblico. Lo dimostrano i disegni di Sebastiano Illotto, scalpellino-scultore di Seneghe, borgo del Montiferru, scomparso nel 1987, a 103 anni. Sono circa 200 i lavori esposti come un cammeo a Sa Domo de sa Poesia a Casa Addis. Omaggio al talento di un uomo che, ultranovantenne, si è dedicato a un' inedita passione, dopo una vita a creare con maestria cornici di porte e finestre, fregi e altri manufatti in pietra.
La mostra "Questo è il padrone delle figurine" è curata da Luca Pinna, Valentina Scanu, Alessandra e Giulia Cubadda. Campeggia anche un ritratto di Illotto dal titolo omonimo della collezione. "La grande produzione di 'figurine', oltre un migliaio, fatte con le matite colorate su ritagli di scatole di cartone della pasta, l' ha realizzata tra i 98 e 103 anni. Disegnava tutti giorni, l'ultima, due giorni prima di spegnersi serenamente", ricorda il genero, Luciano Piu, pittore e scultore come sua moglie, Maria Illotto. E' stato lui a scoprire in cantina una valigia di cartone piena zeppa di queste "cartoline-vignette" e a proporle agli organizzatori del festival.
Colorati mini ritratti, le immagini di Sebastiano Illotto, un po' stilizzate, sono efficaci nel rappresentare le professioni, "Avoccatto, "vado alla vorare", personaggi storici come Garibaldi, compaesani e compaesane, amici, familiari, personaggi della tv. Gesti del vivere quotidiano "Andi amo a cinema", "O preso il vino per mio marito e per me" ricorrono lungo il percorso espositivo.
Emerge una cura nel dettaglio dei vestiti dell'epoca. "Le didascalie scritte accanto ai disegni diventano un tratto caratteristico, simpatico, che dà forza alle piccole opere. Sebastiano Illotto era un uomo speciale e questa esposizione se l' è guadagnata", chiarisce Piu. Un tratto infantile, linee, sottili, altre più marcate, segno di una vitalità che man mano affiora dalla creazione libera. Cartoline d'arte da un piccolo borgo che tiene sempre viva, di giorno in giorno, di anno in anno, la sua "capacità di agire".
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