Riparte la mobilitazione dei pastori sardi. A distanza di tre anni e mezzo dalla protesta per il prezzo del latte, gli allevatori sardi di ritroveranno il 12 ottobre alle 10,30 in un'assemblea straordinaria all'Hotel Anfora a Tramatza (Oristano), "per discutere tutti insieme le azioni da intraprendere per tutelare il comparto".
"Considerati i costi, ormai insopportabili, che le nostre aziende agropastorali sono costrette ad affrontare nel quotidiano e che gli aiuti sperati risultano essenziali per portare avanti i comparti, vista la totale assenza delle associazioni di categoria e della politica", gli allevatori riprendono lo stato di agitazione. "Questo è il momento di decidere se arrenderci ed abbandonare tutto oppure se è il momento di farci valere e continuare a portare avanti i nostri comparti come hanno fatto i nostri antenati conservando così la nostra storia millenaria per far sì che anche i nostri figli possano continuare a seguire queste attività con dignità. Forza pastori, uniamoci tutti", fanno sapere.
Oltre "all'esclusione del comparto ovicaprino dall'ecoschema 1 livello 2 della Pac, la mancata convergenza dei pagamenti diretti, si aggiungono la beffa sulle risorse del Psr dove la Sardegna percepirà 115 milioni di euro in meno rispetto alla precedente programmazione e la quasi totale esclusione del comparto ovicaprino per il quale sono stati destinati appena 11 milioni di euro per l intero comparto ( poco più di 1 euro a capo ) per i fondi della crisi derivante dalla guerra tra Ucraina e Russia - osservano -. Inoltre le risorse che erano state stanziate non sono state erogate a moltissime aziende sarde in quanto non avevano ricevuto il pagamento accoppiato per il settore bovino si sono visti esclusi da questo ristoro".
Pastori sardi riprendono mobilitazione, 12 ottobre assemblea
"La situazione fallimentare di tutti i comparti zootecnici"