Sardegna

Teatro senza quartiere a Cagliari tra ironia e dramma

Da Modugno a Scola per cinque spettacoli al TsE di Is Mirrionis

Redazione Ansa

Diritti civili, tematiche di genere, antiche e nuove dipendenze in scena con "Teatro Senza Quartiere". Cinque i titoli in cartellone, sempre alle 21, al TsE di Is Mirrionis a Cagliari. E' la prima tranche, dal 22 ottobre al 10 dicembre, della stagione organizzata dal Teatro del Segno, con la direzione artistica di Stefano Ledda. Riflettori puntati sulla drammaturgia contemporanea con rimandi fra teatro e cinema: il 26 novembre il Teatro d'Inverno presenta "Una giornata particolare" dall'omonimo film di Ettore Scola, con Giuseppe Ligios e Marina Serra.

Il sipario si alza il 22 ottobre su "Io provo a volare", omaggio all' indimenticabile Domenico Modugno di e con Gianfranco Berardi. Il 29 ottobre ritorno in scena dei padroni di casa con una storia emblematica legata alla dipendenza da gioco d' azzardo con "Gap- rovinarsi è un gioco" di e con Stefano Ledda. Il 12 novembre con "Tutti a casa mia", con Fabrizio Coniglio, l' attenzione si sposta sul tema del lockdown vissuto dagli adolescenti. Divertimenti shakespeariani per il finale, sabato 10 dicembre, con "Oh Tello!" del Teatro Tragodia, rilettura in lingua sarda de "Le allegre comari di Windsor".

"Un cartellone che propone tematiche complesse, come il gioco d'azzardo patologico e le truffe agli anziani e momenti formativi", ha sottolineato l'assessora comunale alla Cultura Maria Dolores Picciau che ha anticipato "l'uscita a breve del bando contributi per attività culturali e di spettacolo" in modo da "favorire la programmazione 2023 da parte degli operatori cittadini".

La Stagione si inserisce nel progetto pluriennale "Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro" 2017-2026 in collaborazione con la Parrocchia di Sant'Eusebio. "Il TsE, spazio "ritrovato" e palcoscenico aperto alla città è il fulcro di un progetto pluriennale di "teatro sociale", nato per offrire un'alternativa e un'opportunità agli abitanti del quartiere e in particolare alle giovani generazioni - conclude Ledda - un esperimento culturale capace di intercettare e valorizzare risorse e talenti".

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