"La situazione dei detenuti e del personale nelle carceri sarde continua a peggiorare. Quella più critica è a Tempio.
"Condizioni di disagio - sottolinea l'esponente di Sdr - si registrano a Oristano (263 detenuti per 267 posti), Nuoro (246 per 375 ma un'ala di circa 100 posti è chiusa in attesa di ristrutturazione e recentemente si è verificato una caduta di calcinacci anche in un'infermeria con indispensabile temporaneo trasferimento), Sassari-Bancali (428 per 454 - 90 presenze al 41bis) senza dimenticare Cagliari-Uta (537 presenze per 561).
Ciò che manca nel resoconto ministeriale è la reale condizione delle celle e delle problematiche connesse con la gestione dei ristretti" "Il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio ha posto in cima alle sue azioni la conoscenza della realtà del carcere e sta effettuando visite nelle strutture più problematiche - osserva Caligaris - l'auspicio è che il tema non sia solo quello di nuove carceri. Servono strutture alternative, centri e comunità dove le persone, quando è necessario, vengano davvero curate e gestite in modo che possano essere reintegrate in società.
Servono direttori e operatori penitenziari, occorrono più psicologi e psichiatri e più educatori, mediatori e operatori culturali. In Sardegna da gennaio si attende un altro provveditore, i direttori sono tutti a scavalco e le Colonie Penali utilizzate al 50%".
Carceri: sovraffollamento in Sardegna, "Tempio al 113,5%"
Appello associazione Sdr a ministro Nordio, mancano i direttori