L'impegno civico dei ragazzi delle scuole Medie e della comunità di Quartu Sant'Elena contro la pena di morte è stato espresso oggi con una serie di eventi organizzati in occasione della 'Giornata Mondiale delle Città per la Vita, Città contro la Pena di Morte', anche a seguito dell'adesione di Quartu alla Rete delle Città per la Vita promossa dalla comunità di Sant'Egidio.
La manifestazione ha avuto il suo epicentro nell'ex Convento dei Cappuccini, propagandosi da lì nelle scuole e nelle chiese, per arrivare a tutta la cittadinanza.
Il 30 novembre è stato scelto come giorno simbolo della Giornata in ricordo della prima volta in cui uno Stato, il Granducato di Toscana, nel 1786, decise di non uccidere né torturare più nessuno in nome della legge e della giustizia. Una ricorrenza utile a tenere alta l'attenzione sui diritti umani e sul valore della vita. Per questo l'amministrazione di Quartu ha deciso di aderire alla Rete delle 'Città per la vita, città contro la pena di morte' promossa dalla comunità di Sant'Egidio, impegnandosi perché siano assicurati spazi di adeguata informazione e sensibilizzazione sul tema.
Nel chiostro dell'ex Convento la giornata si è conclusa con il lancio di tanti palloncini biodegradabili colorati, avvenuto in contemporanea anche nei vari plessi scolastici, e con il suono delle campane di tutte le chiese cittadine. Una convinta presa di posizione da parte delle giovani generazioni quartesi, un coro unanime per dire no alla pena di morte.
A Quartu studenti lanciano palloncini contro pena di morte
Impegno civico in occasione Giornata Mondiale Città per la Vita