Anche Quartu entra nella rete nazionale (in fase di costituzione) del Romanico in Italia. L'accesso è favorito dall'accordo di collaborazione fra la "Fondazione Sardegna Isola del Romanico" e la "Fondazione Lemine" di Bergamo. Siglata anche una convenzione operativa che getta un simbolico ponte fra Sardegna e Lombardia per valorizzare l'enorme patrimonio storico ed architettonico di epoca romanica nelle due regioni, guardando all'Europa.
L'accordo è stato firmato lo scorso 23 novembre a Bergamo, al Palazzo della Provincia dal presidente della "Fondazione Sardegna Isola del Romanico" Antonello Figus e dal presidente della "Fondazione Lemine" Giambattista Brioschi. Presente anche una rappresentanza di sindaci e delegazioni dei comuni sardi aderenti alla rete del Romanico.
"L'idea è quella di sviluppare progettualità complementari e porsi obiettivi comuni al fine di promuovere il Romanico Sardo in Lombardia, ed in prospettiva anche in Europa", ha spiegato Annamaria Demurtas, consigliera comunale del gruppo Rinascita e delegata per il Comune di Quartu alla Firma dell'Accordo di Bergamo.
"Quartu può a buon diritto ambire al ruolo di capofila locale nell'ambito del romanico, essendo presenti nel nostro territorio ben 6 siti religiosi di epoca romanica: le chiesette di Santa Maria di Cepola, San Pietro di Ponte, San Benedetto, Buoncammino, San Forzorio e Sant'Agata". Il Comune di Quartu aveva aderito lo scorso luglio alla Fondazione "Sardegna Isola del Romanico" con il via libera del Consiglio.