Sardegna

Ìsula, un'altra Sardegna da vivere con tutti i sensi

Tappe immersive in 9 Comuni dal sud alla Barbagia

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 05 DIC - Marmilla e Trexenta, nel sud Sardegna, e Barbagia, con Gadoni, per un viaggio come esperienza immersiva, emozionale, partecipata. E che lascia un buon ricordo tra paesaggi, storia, archeologia, come anche colori, fragranze, sapori, saperi. Ìsula è il nome evocativo per un progetto itinerante e coinvolgente tra le meraviglie della Sardegna.
    Realizzato dall'associazione di volontariato Amici di Sardegna, presieduta da Roberto Copparoni, coinvolge nove comuni dall'8 al 30 dicembre: Gonnosfanadiga (8 dicembre), Masullas (10), Pau (11), Siddi (17), Lunamatrona (18(, Gadoni (23), Pompu (27), Genoni (29), Ortacesus (30).
    "Turisti e visitatori - spiega Copparoni - diventano parte attiva di un processo di conoscenza, partecipazione e coinvolgimento diretto, attraverso una serie di eventi, attività, laboratori pensati per gruppi ristretti". Ìsula è una iniziativa fortemente contestualizzata, legata alla cultura del luogo, all'artigianato, alle produzioni tipiche, alle espressioni artistiche, culturali, folcloristiche, come all'ambiente naturale.
    Da qui una serie di "giornate-evento" intensive create per conoscere e sperimentare in prima persona. Come sentire il profumo del pane appena sfornato, mettere le mani in pasta, passeggiare tra i profumi delle essenze, partecipare alla creazione di tappeti o antichi strumenti, su tutti le launeddas, o ancora riconoscere al tatto a occhi bendati, in un percorso sensoriale, le diverse tipologie dell'ossidiana, pietra di origine vulcanica. E tra le tante visite guidate, spicca quella alle Tombe dei Giganti a Gonnosfanadiga e Siddi.
    Un viaggio partecipato e scandito anche da balli, musica, canti, teatro e poesia con i viaggiatori protagonisti degli eventi. "Non si tratta quindi di 'trascorrere' una vacanza o una giornata, ma di 'viverla' intensamente con tutti i sensi - chiarisce Copparoni - Ìsula è l'occasione per conoscere il territorio di riferimento sotto molteplici aspetti, confrontarsi sulle opportunità di sviluppo sostenibile alla luce dell'Agenda 20/30 e conoscere le aspettative e i desiderata del pubblico".
    Ecco il perché di una serie di tavole rotonde tematiche organizzate nei vari comuni toccati dal progetto sul tema "Le nostre radici... il nostro futuro". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it