Sei villette del valore complessivo di 2,6 milioni di euro sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza a Porto Pollo, nel comune di Palau, in Gallura, nell'ambito di un'operazione contro il riciclaggio di denaro proveniente dalla camorra. L'operazione, condotta in sei province d'Italia, ha portato a un maxi sequestro di beni, per un totale di 290 milioni di euro, riconducibili all'imprenditore campano Antonio Passarelli, 65 anni, sottoposto ad arresti domiciliari.
Gli appartamenti sequestrati in Gallura riguardano acquisti registrati nel 1998 e risultano intestati quattro a Teresa Gervasio, 63 anni, moglie di Passerelli, e due al loro figlio Pasquale, 45 anni. Le case, in zona turistica di pregio, furono acquistati all'epoca per una cifra irrisoria, poco più di 150 mila euro. Il loro valore oggi è stimato intorno ai 2,6 milioni di euro. Beni che sono stati messi sotto sequestro in applicazione delle disposizioni emesse dal Tribunale di Napoli, in base al "Codfice Antimafia", su proposta della Procura di Napoli.
Secondo quanto riscontrato dagli inquirenti e accertato con una condanna definitiva, l'imprenditore agiva sistematicamente da anni in contiguità con la criminalità organizzata campana, riciclando denaro attraverso fittizie intestazioni e di beni. Fra questi c'erano, appunto, anche gli appartamenti sequestrati a Porto Pollo.