Sardegna

Truffe, cyber reati e pedopornografia in aumento nell'Isola

Bilancio Polizia postale 2022, anche adescamento bimba di 8 anni

Redazione Ansa

Reati sulla rete sempre più diffusi. E molta attenzione del Centro operativo per la sicurezza cibernetica "Sardegna" soprattutto quando le vittime hanno meno di 18 anni: 44 casi trattati contro i 42 del 2021 mentre le persone indagate sono 43 (più sedici rispetto all'anno precedente). Tra gli episodi più gravi l'individuazione del responsabile del reato di adescamento di una bambina di soli 8 anni, sulla chat di un gioco online.
    E' quanto emerge dal bilancio dell'attività dell'anno appena concluso della Polizia postale in Sardegna.
    Tra le operazioni anche l'arresto di un 29enne residente a Cagliari, accusato del reato di detenzione di materiale pedopornografico caricato su un noto social attualmente molto in voga fra i giovanissimi. In aumento nell'Isola anche i casi di truffe online, passati da 392 a 462 con 253 persone indagate. In crescita anche il "bottino" sottratto alle vittime: da 2,6 a 3,8 milioni.
    Molto diffusa in Sardegna la "truffa Atm": conti saccheggiati a distanza attraverso le operazioni al bancomat. Salgono anche i casi di reato contro la persona. Stalking, diffamazione online, minacce, revenge porn, molestie, illecito trattamento dei dati eccetera: 212 i casi trattati con 62 persone indagate.
    Anche in Sardegna attacchi cyber a istituzioni, aziende e privati in forte crescita: 273 casi contro i 64 dell'anno precedente con un più 326% e 19 persone indagate. Per quanto riguarda gli attacchi e le truffe cyber finanziarie a livello regionale sono state identificate e indagate 49 persone (+81% rispetto all'anno precedente), mentre le somme sottratte risultano pari a 38.678.134 euro (+16% rispetto all'anno precedente).
    Tra le indagini più significative condotte dal C.O.S.C.
    "Sardegna" c'è l'operazione Bolton con sequestri preventivi, finalizzati alla confisca anche per equivalente, di beni e disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 4,5 milioni. Tra i beni sequestrati anche quote societarie e una struttura alberghiera nell'hinterland, del valore stimato di circa 1,5 mln.

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